23 giugno

Girls, per fortuna alcune di voi se lo sono ricordato e mi hanno inviato stamani partecipatissimi sms d'auguri. Oggi ho la visita con Santanché per quella faccenda della ricostruzione. Ma, direte voi, Angelo ha scoperto tutto: che senso ha allora? Calme girls, vi spiego. Ne ho parlato un po' con il mio amore che versa ancora in condizioni drammatiche di salute e, dopo un'attenta analisi, abbiamo concluso che quella operazione s'ha da fare. Scoprirmi disillibata è stato per lui un trauma tale che non si può che risolvere con un intervento sul mio corpo e far finta che nessuna deflorazione sia mai avvenuta, per lui è stato come un tradimento giudesco, gli ho dovuto raccontare tutto, quando accadde per la prima volta, in quel periodo in cui frequentavo persone malvagie e Dio era ancora una parola che per me non aveva né significato né significante. È stato un momento così tragico e intenso, quando gliel'ho raccontato, che è svenuto persino il gatto e Angelo ha dovuto correre dal veterinario. Come vi ho spiegato l'apostasia necessaria vi parlerò anche della vaginoplastica e dell'intervento a cui mi dovrò sottoporre. Santanché è un uomo pieno di carisma, alto e rassicurante come solo alcuni professoroni sinceramente cristiani sanno esserlo. Subito mi ha detto che, nel caso fossi stata minorenne, non avrei dovuto preoccuparmi: l'avrebbe fatto lo stesso senza permesso dei genitori, ma ci sarebbe stata una differenza sostanziale di costi. Io ho detto che ormai da tempo avevo compiuto i famigerati diciotto anni, quindi ero libera di vaginoplasticarmi senza chiedere il permesso a nessuno, se non a Dio, in preghiera (che me l'aveva concesso). Terminato questo scambio di battute sulla maggiore età Santanché mi ha annunciato il costo (5000€), poi mi spiegato che lui era un designer della vagina tra i più affermati nel mondo, un vero e proprio artista, e che mi avrebbe ricostruito l'imene perfettamente; sarebbe stato come tornare nuova di fabbrica. Alcune di voi, maliziosone, diranno che Dio non gradisce questi interventi sul corpo femmineo. Qua è giusto fare delle distinzioni: Dio non gradisce il vaginal tightening che è il restringimento della vagina con lo scopo di aumentare il piacere, mentre supporta la ricostruzione dell'imene per delle finalità più alte. La mia è più alta dell'Everest, di Sant'Agata coi trampoli: ricominciare una nuova vita, completamente epurata dal peccato di quel passato ignominioso. La ricostruzione dei lembi lacerati del mio fu imene mi ridarà la verginità anatomica, poi ci sarà tutto un lavoro di psicologia da compiere, alcune ferite saranno comunque indelebili, fratture da cui non mi potrò mai liberare completamente. Santanchè mi ha inoltre elencato una serie di analisi che avrei dovuto fare, in anestesia locale con un day hospital, prima dell'operazione:
PAP TEST per escludere la presenza di lesioni pre-tumorali sul mio collo dell'utero
DNA-PAP o HC2 sempre per escludere la presenza dei sottotipi oncogeni del Papillomavirus legati al cancro del collo dell'utero
ECOGRAFIA TRANSVAGINALE per escludere la presenza di patologie dei genitali interni (utero-tube-ovaie).
Io ho detto che ero disposta a tutto, che l'avrei fatto per Angelo, poi sono scoppiata in un pianto a dirotto e Santanché mi ha abbracciato, per consolarmi. Capisco che sua moglie è veramente una persona fortunata. So che loro non leggeranno questo mio diario intimo, così intenti come sono nella ricostruzione e nella politica, due cose che hanno molto in comune! Mando a tutti e due un prolungatissimo kiss sulla guancia.
Non sapete quanto sia traumatico per me fare tutte queste analisi, girare per ospedali, respirare l'odore di quella sostanza che ne impregna i corridoi, accogliere sterili ferri nel mio apparato riproduttore. Per me questi ferri è come se fossero mercanti nel tempio, li caccerei via, ma pur di evitare queste torture mediche accetterei sia i ferri che utilizzare lo pseudonimo dell'odiato Gianluca Longhi per tutto ciò che scrivo. Pensate come sono messa male.
Con la Mary ho fatto pace, finalmente. Ma ve ne parlerò meglio nelle prossime pagine. Ora sono stanchissima.

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