20 maggio

Diario, questa è una pagina mattutina; sento gli uccellini canticchiare lietamente; contribuirei anch’io alla loro olistica armonia, se non fossi così sconvolta, tanto che la prima azione che ho compiuto stamani è stata di accendere il Pc, con le mani tremanti come foglie autunnali, per comunicarti questa angosceria. E’ accaduto un fatto arcano di cui non riesco capacitarmi bene. In piena notte, cioè quando i buoni cristiani dormono, mi è giunto uno strano sms dal cell. di Angelo “La morte mi attrae di più che il piacere sessuale”. Ommioddio, cosa può voler dire una frase del genere? Ho provato a chiamarlo stanotte, ma nessuno rispondeva, ho riprovato pure in seguito, fino a qualche minuto fa, ma idem! Ora ho i brividi a fior di pelle e sento una morsa nel petto, che sia stato rapito da una banda di squinternati? E se l’avesse scritto lui? Che voglia suicidarsi? Mentre mi pongo queste domande, è come se stessi sprofondando nell’abisso.

Visto che sono qua, che scrivo col cuore in gola, tanto che sembra stiano piantando chiodi nell’appartamento di fianco, invece è il mio cuore che batte come un martello pneumatico nelle mani di un satanasso, vorrei precisare un grosso segreto. Forse è giunto il tempo che io ne scriva, anche perché alcune lettrici di questo intimissimo diario virtuale si staranno ponendo delle domande.
Diario, ti devo confessare che non sono più vergine nonostante con Angelo non abbia ancora fatto l’amore.

Mi spiego meglio: purtroppo accadde che persi la mia impagabile e diamantina illibatezza anni or sono, quando ero ancora considerata immatura dalla società. E lo ero veramente, acerba come uno dei quei fichi che sprigionano latte appiccicaticcio dal picciolo. Ma quel periodo di perdizione, che ho dettagliatamente descritto nel blog, mi ha lasciato una frattura indelebile, non solo nella psiche ma anche nel corpo. Per adesso non descrivo come avvennero quei fatti sciagurati, chiedo venia, diario, ma lo tengo nascosto pure a te anche se so che non lo dirai a nessuno. Ti dico solo che sento una ferita perennemente aperta.
Angelo di questo sa niente, però, ahimé, immaginavo che nel momento un cui capiterà che il nostro amore diventi carnale se ne accorgerà. Come mi considererà dopo una scoperta del genere? Farebbe bene a prendermi a schiaffi, calci, malmenarmi come un’adultera islamizzata. Naturalmente ho chiesto consigli alla Mary, che anche se sull’argomento non è molto enciclopedizzata, di consigli buoni ne ha sempre…. Alla fine mi sono quasi annientata di riflessioni e ho scoperto che ci sono dei chirurghi plastici ricostruttori, ne ho contattato uno che di cognome fa Santanché, è il marito di una nota politica… su internet dicono che sia il migliore nel campo, tanto che prima si occupava di chirurgia in genere, poi si è specializzato nelle vagine. Egli, sembrava molto disponibile, mi ha dato appuntamento per il 23 giugno.

Ho provato di nuovo a telefonare ad Angelo: niente di niente, che gli è preso??? Oggi, tra l’altro doveva tornare dal Vaticano, mi sento veramente iperacistrasconvolta.
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E’ sera, ho provato così tanto a chiamarlo che si è consumato il tastino del cell. e ho dovuto mettere la scheda in quello obsoleto di mia madre. Mi sembra di essere ritornata indietro nel tempo, tra un po’ esco di casa e incontro un dinosauro! Ora mi prendo qualche scatola di sonniferi perché così non posso andare avanti, così divento asmatica nell’anima. Non sono nemmeno riuscita a pregare oggi; Dio, chiedo, virtualmente genuflessa, perdono.

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